Virus Zika e microcefalia: perché è così difficile provarne il collegamento? || #IntesaScienceNews || Intesa Universitaria
Nuove notizie sul fronte del temuto virus Zika, che da ottobre agita il Brasile e che si sta facendo strada in altri ventuno stati tra Caraibi, Nord e Sud America. L’1 febbraio, una commissione di esperti dell’OMS ha stabilito che il legame causale tra virus Zika e microcefalia fetale è “fortemente sospetto, ma non ancora scientificamente dimostrato”.
Ciò che impedisce di affermarlo con certezza è principalmente l’assenza di un test che stabilisca se c’è stato o meno il contagio. I tempi però, fanno sospettare, quasi certamente, un legame tra Zika e la microcefalia, infatti, i neonati hanno cominciato a manifestare questa condizione in tempi (sei mesi dopo) compatibili con l’esposizione “in utero” del feto al virus.
Il dibattito è ancora aperto in quanto non è di certo il primo virus ad avere conseguenze neurologiche (come per la rosolia) e inoltre, queste possono comunque essere causate da anomalie genetiche. Non è neppure chiaro che cosa rende alcune donne, o i loro feti, vulnerabili al virus.
Rimane poi il problema della diagnosi. Poiché il virus è spesso asintomatico, molte delle donne in gravidanza che hanno partecipato agli studi passati hanno dichiarato di non essere infette, anche se lo erano. Ma anche in questo caso, servirà tempo!
Ogni giorno arrivano tante nuove informazioni, per cui prossimamente vi aggiorneremo sulle ultime notizie. Continuate a seguirci!
Fonte: http://www.focus.it/scienza/salute/virus-zika-e-microcefalia-perche-e-cosi-difficile-provarne-il-collegamento
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