Un team di ricercatori mette a punto una strategia per distruggere le cellule immunitarie come una “bomba” caricandole con nano particelle d’oro || Intesa Universitaria
Roma, 10 Giugno 2016, un team di Ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche dell’Ifac-Cnr, in collaborazione con l’Ifc-Cnr e con il Dipartimento di scienze biomediche sperimentali e cliniche dell’Università di Firenze, mette a punto una tecnica innovativa per caricare con nanoparticelle d’oro le cellule del sistema immunitario, le quali così sono in grado di riconoscere e localizzare patologie neoplastiche, distruggendole come fossero una “bomba”.
L’Ifac, Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” , il maggiore Istituto dell’Area di Ricerca CNR di Firenze, presso l’università di Firenze, che si occupa di attività di Ricerca, Sviluppo Sperimentale e Trasferimento Tecnologico in molte aree della Fisica Applicata, e l’Ifc, Istituto di Fisiologia Clinica, il più grande istituto biomedico di ricerca a indirizzo clinico del CNR, con focus sull’eziopatogenesi diagnostica e terapia delle malattie cardio-polmonari, hanno collaborato per il raggiungimento di questo importante risultato. “La metodica prospetta una medicina veramente personalizzata, basata sulle cellule immunitarie che il paziente sviluppa in risposta allo specifico tumore”, afferma Roberto Pini, direttore dell’Ifac-Cnr e coordinatore del gruppo di ricerca.
La finalità è quella di intercettare le cellule del sistema immunitario del paziente che accorrono in soccorso alle cellule tumorali, sfruttando la loro capacità assoggettare il sistema immunitario, estrarle, caricarle di nanocilindri d’oro, re-iniettarle nel paziente, veicolandole verso le cellule tumorali e, grazie alla luce laser, attivarle come delle bombe provocando un danno irreparabile a quest’ultime. Le suddette nanoparticelle d’oro riescono ad emettere ultrasuoni e a surriscaldarsi a seconda del laser adottato.
Si apre così un nuovo scenario nella battaglia contro il cancro, anche se sono ancora necessari i test preclinici prima di poter attuare questo promettente approccio sull’uomo.
Appuntamento al 4 luglio.
Fonte: Le Scienze.it
Articolo a cura di : Agnese Leonardi
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