giovedì, Novembre 21, 2024
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Sorpresa in corsia: Patch Adams, celebre medico americano, all’ospedale dei Bambini di Palermo

All’ospedale dei Bambini è arrivato stamattina il camice più simpatico del mondo, Hunter Doherty “Patch” Adams, il medico, attivista e scrittore statunitense che ha inventato la clown-terapia. Il medico-clown ha distibuito doni ai piccoli pazienti dell’ospedale di Palermo. La visita arriva nella giornata conclusiva del congresso nazionale della Società italiana di Pediatria presieduta dal professore Giovanni Corsello.

Patch Adams, il celebre medico americano che ha ideato e portato avanti la cosiddetta terapia del sorriso, ha fatto tappa in Sicilia, facendo visita a molti bambini ricoverati nelle corsie degli ospedali, in particolare all’Ospedale dei Bambini Di Cristina di Palermo. Una giornata diversa per molti di loro – realizzata con l’appoggio della Mediolanum Corporate University – che ha dato vita a momenti di autentica commozione.

Adams è ormai riconosciuto a livello mondiale come il padre della terapia del sorriso, che scaturisce dalle evidenze scientifiche secondo cui ridere incrementa la secrezione di sostanze chimiche naturali, endorfine e catecolamine, che fanno sentire vivaci e in forma, di contro, diminuendo la secrezione del cortisolo e abbassandosi il tasso di sedimentazione, viene stimolata la risposta immunitaria. Il ridere inoltre ha conseguenze positive su molti problemi di natura respiratoria e cardiovascolare.

Ecco perché, sulla soglia dei 70 anni, Adams continua a girare il mondo vestito da clown con l’obiettivo di insegnare l’importanza, non soltanto psicologica, di un sorriso. Quasi una missione che ormai Adams porta avanti da alcuni decenni con l’obiettivo di costruire  un pensiero positivo che può rendere migliore la vita.

Nella sua visita siciliana Adams, che ha anche interagito con il Congresso di Pediatria, si è intrattenuto con i bambini ma anche con le loro famiglie e con il personale medico e infermieristico degli ospedali, informandosi anche sugli spazi esistenti nei vari ospedali dedicati all’ intrattenimento.

fonte:  Palermo.republica.it

 

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