martedì, Luglio 16, 2024
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Sette studenti da evitare all’Università

L’università è un posto divertente, pieno di persone interessanti e piacevoli, certo, in un universo. Qui da noi, sul pianeta terra, può essere invece una vera e propria tortura, come un ceretta fatta col Bostik. E a renderla tale sono proprio alcuni Studenti.

 

Ci sono tanti tipi di studente da evitare, qui ne riportiamo sette, i più temibili:

studenti in crisi

1) Studenti Stalker
Si sono iscritti all’università per cercare una giovane donna con cui accoppiarsi. Gli esami per loro sono come la femminilità per Maria De Filippi. Il loro unico obiettivo è scoprire il nome della ragazza di turno per poi cercarla su Facebook e redigere successivamente una dettagliata scheda personale su: abitudini, gusti musicali e nei peggiori dei casi anche una bozza più o meno accurata di codice genetico.
La seguono, le chiedono gli appunti, la osservano con attenzione. Accurati quanto la KPMG, pericolosi quanto l’Isis.

2) Studentesse monaca di Monza
Vivono la loro vita fra clausura, università e fidanzato. Sono sempre sospettose nei confronti dei ragazzi, “Non so se posso prestarti il mio libro, non vorrei che il mio ragazzo si ingelosisse”, più o meno è questo il loro quieto vivere.
Finita la lezione schizzeranno via dall’università alla velocità della luce. Vi rivolgeranno la parola solo in sede d’esame, con la classica domanda frantuma maroni: “Che ti ha chiesto il professore?”.

3) Studenti Selfie Dipendenti
Probabilmente sono più furbi di noi e percepiscono un onorario per ogni autoscatto che si sparano, altrimenti la cosa non si spiega. Selfie in biblioteca, selfie a lezione, selfie in aula studio, manca solo  il selfie post 18 e avranno
la collezione completa.

4) Studenti logorroici
Amano parlare, sul breve periodo sono anche simpatici, ma alla lunga è un po’ come condividere una cella in carcere con Barbara D’urso. Ti raccontano dettagli della loro vita che non gli hai mai chiesto.
Non chiedete mai a questi soggetti informazioni sugli esami o sui docenti, i vostri colleghi si laureeranno, diventeranno giovani disoccupati e voi sarete ancora lì ad ascoltarli.

5) Studenti tossici/ubriaconi da Tavernello
“Raga, stasera ci vediamo, porto da bere?” “Ma se saltassimo la sessione d’esame e ci dedicassimo alla nobile arte dell’alcolismo?” “Secondo me fumare ci aiuterebbe a studiare”, queste loro tesi sul mondo universitario si riveleranno
prive di ogni fondamenta.

6) Studenti Terroristi dell’ansia.
Se cercate la parola ansia su Google le prime due pagine sono dedicate a loro, se scorrete su Google Maps vi verrà mostrata la loro abitazione e se userete google translate la parola “Ansia” in Esperanto e Norvegese corrisponderà al
loro codice fiscale.

7) Studenti confusi
Devono ancora capire il funzionamento dell’università, dei piani di studio e delle modalità d’esame, nonostante siano ormai al terzo anno fuoricorso. A fine lezione si aggirano per l’aula con lo sguardo arzillo alla Sara Tommasi.
Ci sono più limiti nel loro cervello che nei testi di Analisi I e II. Riuscire a seguire la lezione standogli accanto è un po’ come portare la propria ragazza in un ristorante di Cracco sperando di poter pagare coi buoni pasto.

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