martedì, Novembre 12, 2024
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Matricola vs. studente fuori corso

Il tempo passa e l’errore peggiore è non stare al suo passo. Ad esempio, se ad un certo punto ti ritrovi a dare esami insieme a dei ragazzini che hanno cinque anni meno di te, potrebbe esserci un problema. La diversità tra una matricola e uno studente fuori corso è lampante. Il primo è cresciuto con Yu-Gi-Oh, l’altro con Holly e Benji. Gli universitari più giovani cercano feste come quelle viste su O.C., i vecchi si chiudono in camera come Dawson. Vediamo quindi nel dettaglio come cambia la vita tra quando iniziamo l’università e quando capiamo che ci siamo dentro da troppo tempo.

 

Serate

Matricola. Non va alle feste, lui è la festa. Ogni sera incontra perfetti sconosciuti che diventano subito suoi amici. Non importa dov’è e con chi, per lui è sempre l’occasione buona per far casino. Il primo anno diuniversità può superare tutti gli esami, tranne quello del sangue.

Studente fuori corso. La mattina si sveglia ed è già stanco, la sera è stanco di essere sveglio. L’unica cosa che ha voglia di fare è planare sul divano e guardare una serie tv. Non conosce una persona nuova dal 2012 e nei rari casi in cui partecipa ad una festa si tratta del matrimonio di un suo coetaneo.

Appartamento

Matricola. Il suo appartamento universitario è l’unione perversa tra uno zoo e un postribolo. Arredata con segnali stradali e menù delle pizzerie da asporto, la casa della matricola è un delirio, ma chi la abita ne è innamorato.

Studente fuori corso. Vuole la massima pulizia dell’appartamento e anche dei coinquilini. Lo irritano i piatti non lavati nel lavello e ancora di più il fatto che la casa non sia tutta sua, ma ne occupi solo una minuscola camera ricavata da uno sgabuzzino. Con l’avanzare degli anni, gli appartamenti per studenti sembrano sempre più stretti.

Studio

Matricola. Studia anche il giorno dopo essersi ubriacato, perché percepisce il dovere di non finire fuori corso. Si fa flebo di caffè, perché se si appisolasse si sentirebbe in colpa. Studia fino alle undici e mezza di sera, perché tanto in discoteca si entra gratis fino a mezzanotte.

Studente fuori corso. Entra in aula studio con l’andatura incerta di un condannato a morte. Gli mancano talmente tanti esami che ormai ha smesso di cercarli. Sfoglia il libro svogliatamente mentre il suo cervello fa il countdown per la prossima pausa cicca.

Locali

Matricola. Ubriaco nei bar fighetti del centro si sente come un bambino al luna park. Per cinque mojiti spende quello che pochi anni dopo spenderà comprando la spesa per cinque giorni. Se vede molti studenti dentro un locale, crede automaticamente che valga la pena entrarci.

Studente fuori corso. Quando vede un bar pieno di studenti si allontana allungando il passo. Ogni anno è sempre minore il grado alcolico dei drink che riesce a reggere e minore è anche il grado di decenza dei locali che frequenta. E’ iscritto all’università da talmente tanto tempo che il suo pub preferito ha già cambiato gestione tre volte.

 

Esami

Matricola. Il giorno dell’esame è elettrizzato. Carico come una molla, scarica tutte le sue conoscenze addosso al professore. Consegue un ottimo risultato e quando poi va a prendere un aperitivo insieme ai compagni di corso beve tanti bicchieri quanti sono i punti del suo voto.

Studente fuori corso. Ogni esame è l’ultima spiaggia. Non chiede più nulla alla vita, non ha medie da mantenere, un 18 è sufficiente e la sufficienza è tutto ciò che desidera. Quando supera l’ultimo esame scoppia in lacrime come un calciatore che ha vinto i Mondiali.

Salute

Matricola. Scoppia di salute. La sua giornata pare fatta di 34 ore. Studia, fa sport, va al cinema, ha tre fidanzate e beve come una cisterna. Sta così bene che l’unica persona che invidia è se stesso.

Studente fuori corso. E’ un vecchio, Indossa la sciarpa fino a metà maggio, dopo una sbronza rimane a letto un paio di giorni, al compleanno i coinquilini gli regalano una scorta di Moment. Quando va a fare jogging fatica a correre per più di un quarto d’ora ed è per questo non riesce ad affrettarsi a finire l’università.

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