domenica, Dicembre 22, 2024
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Il rispetto delle regole: Facciamo chiarezza sulle elezioni

12814251_10208918816831701_1962390980694879142_nQui riportate le varie irregolarità.

ELEZIONI UNIVERSITARIE

Di seguito, facciamo chiarezza sul misfatto che ha creato una sospensiva in alcuni degli organi da votare domani e dopodomani.

Unipa-sospese le elezioni per il rinnovo del consiglio delle scuole di Medicina e Chirurgia e Scienze di Base ed Applicate. Il 15 e il 16 Marzo si sarebbe dovuto votare in tutti i corsi dell’Ateneo per l’elezione dei rappresentanti degli studenti all’interno dei Consigli delle Scuole e del Consiglio degli Studenti, la votazione però, almeno per ora, non si terrà. La notizia è giunta nella mattinata di oggi dopo la decisione del presidente del Tar Sicilia interpellato in merito alla legittimità dell’ammissione di due delle liste presentate. Il TAR è stato infatti interrogato tramite un ricorso rispetto alla scelte prese dalla Commissione elettorale che ha esaminato la documentazione presentata dalle liste e dai candidati, documentazione risultata illegittima al momento della scadenza per la presentazione e successivamente “aggiustata”. Come previsto dal regolamento le candidature sono scadute alle 12:00 del 2 Marzo scorso, data ultima in cui i rappresentanti delle liste erano chiamati a consegnare al rettorato le “carte” di presentazione delle candidature. All’indomani di questa scadenza, in occasione della commissione elettorale che aveva il compito di esaminare le documentazioni delle liste presentate, tre dei candidati appartenenti a due liste delle Associazioni Vivere Ateneo ed Onda Universitaria, una di Scienze di base e applicate e una di Medicina e Chirurgia, hanno ritirato la propria candidatura proprio a pochi minuti dall’inizio della commissione. Il ritiro delle candidature è stato necessario per rendere ammissibili quelle liste, la cui composizione trasgrediva palesemente due degli articoli del bando che regolamenta le elezioni (il rispetto del principio delle pari opportunità tra i sessi e l’impossibilità di candidare più di due studenti appartenenti ad un singolo corso).

La commissione ha comunque deciso di ammettere le due liste accogliendo le istanze di ritiro delle candidature e agendo in maniera opinabile rispetto a ciò che era previsto dal bando (“inammissibilità delle liste”).

Vista la scelta della commissione di ammettere comunque le liste, ci è sembrato doveroso interpellare un giudizio ulteriore rispetto alla vicenda.

Il Tribunale si è prontamente espresso disponendo la sospensione della competizione elettorale in quelle Scuole per potere formulare un giudizio completo sul ricorso presentato (la sola decisione del giudice di sospendere le elezioni rivela “la presunzione dell’esistenza di sufficienti presupposti” rispetto al ricorso).

Ciò comporta che i Consigli di Scuola sopracitati non vedranno almeno al momento rinnovata la componente studentesca fino alla risoluzione della controversia legale legata alle presunte violazioni compiute dalla commissione elettorale.

Riteniamo che la scelta di chiedere un parere legale riguardo l’ammissibilità delle liste sia stato un gesto doveroso nei confronti del fondamentale rispetto delle norme democratiche, che in questo caso si concretizzano nelle chiare regole previste dal bando. Crediamo che chi si arroga il diritto di proporsi come rappresentante degli studenti debba quantomeno dimostrare di avere le capacità di lettura di un bando e di presentazione di un documento come le liste elettorali. Sarebbe stato corretto che la valutazione in merito fosse data dalla stessa commissione elettorale che si sarebbe dovuta attenere in maniera oggettiva a quanto chiaramente disposto all’interno del bando.

Comprendiamo il disagio per la popolazione studentesca già chiamata alle urne per la seconda volta durante questo anno accademico, siamo convinti però che un giudizio super-partes come quello del tribunale sia un atto necessario a garantire la regolarità della tornata elettorale, a beneficio non solo delle associazioni concorrenti ma di tutta la popolazione accademica.

 

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