domenica, Novembre 24, 2024
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Il diritto allo studio non può più subire tagli

Abbiamo appreso dai mezzi di stampa degli ulteriori tagli che rischia di subire il diritto allo studio.
Vogliamo rivolgere un appello al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, all’Assessore all’Economia Alessandro Baccei ed all’Assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale Maria Lo Bello, affinchè rivedano il bilancio e reintegrino le somme sottratte ai relativi capitoli di spesa.
Nello specifico ci riferiamo ai tagli per:
– 2,5 milioni di euro per il funzionamento degli Ersu siciliani
– 800 mila per i Consorzi universitari
– 4,2 milioni per le borse di studio destinate agli studenti di medicina.
Il contributo di funzionamento destinato agli Ersu è stato già ridotto dal 2011 al 2014 di circa 8 milioni di euro passando da 23 a 15 milioni di euro. Un ulteriore taglio rischierebbe di ridurre notevolmente i margini di intervento dei 4 enti, con il risultato che i fondi risulterebbero appena sufficienti a coprire le cosiddette spese fisse incidendo ancora una volta sui servizi destinati agli studenti.
Ad oggi risultano già troppi gli studenti ai quali non viene garantito il diritto sancito dalla nostra costituzione ovvero il raggiungimento dei più alti gradi di studio e non possiamo permettere che questo numero cresca ancora.

diritto-allo-studioI Consorzi universitari sono già sull’orlo del baratro e basta vedere le migliaia di studenti e persone scese in piazza ad Agrigento e a Trapani per comprendere quanto sia importante la presenza dei poli decentrati. Senza quest’ultimi molti studenti non avrebbero la possibilità di studiare e costruire il proprio futuro non potendosi permettere di sostenere le notevoli spese che richiederebbero un eventuale trasferimento.
Non vogliamo ritrovarci nella situazione di dover dire a questi ragazzi che i poli decentrati non sono più una risorsa ma una spesa onerosa e gravosa per la Regione e che pertanto dovranno abbandonare i propri studi.

Anche i tagli per le borse di studio destinate agli studenti di medicina non faranno che contribuire alla perdita di risorse importanti per la crescita della nostra terra rischiando di rendere inutile l’apertura a Caltanissetta del primo capus medico statale. Rappresenteranno l’ennesimo dato che porterà ulteriore capitale umano fuori dalla nostra terra e da investire altrove.

Da anni, giunti nel mese di dicembre, inizia per noi questo lungo calvario, che nella migliore delle ipotesi si chiude con la conferma dei fondi destinati ai vari capitoli di bilancio nell’anno precedente.
E da anni ribadiamo che è necessario, non diminuire, ma aumentare i fondi destinati al diritto allo studio, quale fonte di crescita e di investimento per la nostra terra, senza tuttavia ottenere risposte positive.
Non possiamo permetterci di lasciare da sole le classi più deboli in tale periodo di difficoltà e non possiamo pensare di apportare ulteriori riduzioni di spesa ai capitoli sopra indicati.

Auspichiamo pertanto un celere intervento del Governo Regionale affinchè accolga prontamente il nostro appello.

Le Associazioni di Ateneo

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