Flash mob #svoltiAMOlaSANITÀ, Sicilia in prima linea
Palermo – Un flash mob per valorizzare e salvaguardare i giovani professionisti della sanità italiana. Nella giornata del 3 giugno, infatti, le giovani generazioni del sistema sanitario si mobiliteranno per un flash mob nazionale, unite in un ponte ideale che va dall’accesso alla formazione all’accesso al mondo del lavoro.
Inizierà con una giornata di mobilitazione su tutto il territorio, quindi, la campagna nazionale #svoltiAMOlaSANITÀ, ideata e promossa dall’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) in continuità con le iniziative messe in campo negli ultimi anni, al fine di sensibilizzare le istituzioni in tema di valorizzazione dei giovani professionisti della sanità nel servizio sanitario nazionale (Primavera della Medicina Generale; Campagna nazionale “We love SSN”; ”#GiovaniMediciDay I e II; petizione a sostegno degli investimenti nel post laurea di area sanitaria; manifestazione “Investire sui giovani della sanità per investire sul futuro del nostro SSN”; Petizione www.medicisenzafuturo.it).
Anche la Sicilia, ovviamente, farà la sua parte, organizzando i flash-mob nelle tre città sedi delle Università dell’isola, in contemporanea a Roma e alle altre città italiane.
A Catania i giovani professionisti della Sanità hanno risposto presente alla chiamata del SIGM, con un flash-mob che dalle ore 10:00 alle 14:00 si terrà presso l’atrio del corpo aule-biblioteca del Policlinico del capoluogo etneo. A Messina l’evento si svolgerà all’ ingresso Policlinico Universitario dalle 12:30 in poi. A Palermo, invece, il flash-mob avrà inizio alle 12.30 all’ingresso delle Aule Nuove in via Parlavecchio. Ma non solo, sempre a Palermo le nuove generazioni della sanità locale appenderanno i loro camici all’interno del Policlinico, con lo scopo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica e far comprendere che «questi sono i medici a cui la sanità italiana sta rinunciando». In Sicilia, lo ricordiamo, la situazione è anche aggravata dal mancato reperimento di risorse per specializzandi medici a contratto regionale e aspiranti tali e per specializzandi non medici. La giornata del 3 giugno rappresenterebbe quindi l’occasione per riaccendere l’attenzione su queste problematiche.
Pasqualino Bruno