martedì, Luglio 16, 2024
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Agrofarmaci: Tutto quello che non sai!

Gli agrofarmaci sono prodotti fitosanitari che appartengono al gruppo dei pesticidi, insieme a molti biocidi, atti a proteggere e a conservare i vegetali e influenzare i loro processi vitali. La protezione prevede una barriera da tutti gli organismi nocivi prevedendo gli effetti indesiderati di questi sulla pianta.
È grazie al corretto impiego di queste sostanze che è stato possibile incrementare la produttività e l’efficienza agricola, riducendo i prezzi, ottenendo raccolti più abbondanti, alimenti sicuri e di maggiore qualità.

Gli agrofarmaci per essere venduti devono superare i severi test previsti dalla normativa europea ed essere autorizzati dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. La valutazione rigorosa e scientifica a cui gli agrofarmaci sono sottoposti prima di essere venduti garantisce che siano sicuri sia per l’uomo che per l’ambiente.

Da cosa è composto un prodotto Fitosanitario?

Un prodotto fitosanitario è composto da miscele o soluzioni formate da due o più sostanze e nella composizione è prevista la presenza di:

  • Sostanza attiva, anche detta principio attivo;
  • Composto chimico o un microrganismo che esercita un’azione contro gli organismi nocivi;
  • Antidoti agronomici, ovvero sostanze che possono essere aggiunte per eliminare o ridurre gli effetti citotossici;
  • Sinegizzanti, sostanze che potenziano l’attività del principio attivo;
  • Coadiuvanti, sostanze che hanno lo scopo di rafforzarne l’efficacia o le altre proprietà fitosanitarie.

Come vengono classificati gli agrofarmaci?

Un prodotto fitosanitario si può classificare anche in base all’uso (a seconda dell’organismo bersaglio)
• Acaricida (contro acari e altri aracnidi);
• Battericida (contro batteri)
• Fungicida o anticrittogamico (contro malattie e/o alterazioni da funghi);
• Insetticida (contro insetti dannosi, come afidi o cocciniglie);
• Diserbante o Erbicida (contro vegetali infestanti)
• Fitoregolatore (sostanze influenti sui processi vitali dei vegetali quali diradamento o l’allegagione);
• Altre categorie.

Gli agrofarmaci, costituiscono rischi per la salute?

I residui di agrofarmaci, derivanti dall’uso di prodotti fitosanitari sulle colture o sui prodotti alimentari che vengono utilizzati per usi alimentari, possono potenzialmente rappresentare un rischio per la salute pubblica. Per questo motivo, nell’Unione europea è stato stabilito un quadro legislativo completo che definisce le regole per l’approvazione delle sostanze attive utilizzate nei prodotti fitosanitari, il loro uso e i loro residui negli alimenti. Al fine di garantire un elevato livello di protezione dei consumatori, il regolamento stabilisce dei limiti legali o i cosiddetti “livelli massimi di residui“.

Gli agrofarmaci svolgono quindi un ruolo molto importante dal punto di vista dell’igiene alimentare, in quanto pongono le piante al riparo da contaminazioni con ratti, molluschi e insetti di altro genere. Inoltre, salvaguardando la salute della pianta, sono in grado di tutelare anche la salute dell’uomo, dal momento che i rischi di intossicazione più frequenti sono dovuti proprio a contaminazioni microbiologiche piuttosto che all’uso di sostanze chimiche, quali sono appunto i farmaci in questione.

A cura di:

Adele Calandrino e Antonino Bacile

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