domenica, Novembre 24, 2024
Intesa FarmaciaNews

L’eterna diatriba: VACCINI, Sì O NO?

Qual è il valore del vaccino? Perché parlarne?

Da un po’ di tempo, il web, i tg, le strade sono bombardati da manifesti sui vaccini e sulla eterna diatriba “Vaccini, sì o no?” ; spesso le notizie sulle vaccinazioni sono date in pasto agli organi di diffusione (i quotidiani e le riviste, le radio e le televisioni, internet e i social network) senza alcuna verifica e/o commento da parte di autorità mediche o scientifiche riconosciute. Questo ha determinato, negli ultimi anni, una disinformazione generale che ha portato ad una pericolosa diminuzione dei soggetti vaccinati.
Tenteremo, con quest’articolo, di fare chiarezza su questo argomento delicato che sta sfuggendo di mano -soprattutto nel nostro Paese-, seppure  sia difficile avere informazioni chiare e disinteressate, soprattutto dalle aziende sanitarie.

Un po’ di storia

La prevenzione delle malattie infettive costituisce uno dei principali obiettivi della Sanità Pubblica. Le vaccinazioni rappresentano una eccezionale scoperta che ha cambiato il volto della storia della medicina. Grazie all’utilizzo dei vaccini nella pratica medica è stato debellato il vaiolo, sono quasi scomparsi il tetano, la poliomielite, la difterite e sono state notevolmente ridotte malattie virali come l’epatite B, il morbillo, la rosolia, la parotite e le malattie batteriche come la meningite. Paradossalmente però le vaccinazioni sono “vittime del loro successo”: non essendo più visibili le patologie che sono state debellate o sensibilmente ridotte è diminuita la percezione dell’importanza delle vaccinazioni, mentre vengono amplificati dal web messaggi allarmanti e preoccupanti sull’utilizzo dei vaccini e vengono diffuse notizie prive di fondamenti scientifici. [Dal sito http://www.vaccinarsi.org/]

Iniziativa “VaccinarSì”: cos’è?

“VaccinarSì” è un’iniziativa che vede coinvolti riconosciuti esperti della materia e che si pone l’obiettivo di poter offrire, alla popolazione e agli operatori sanitari, gli elementi utili, validi e soprattutto corredati da riscontri scientifici, per poter scegliere (in scienza e coscienza) di tutelare la salute propria e dei propri figli con tutte le vaccinazioni raccomandate. [Dal sito http://www.vaccinarsi.org/]

Pro & Contro

I numeri parlano chiaro e le statistiche sono largamente a favore dei vaccini. Prendiamo l’esempio del vaccino contro morbillo, parotite e rosolia. Senza vaccino si verificavano ogni anno 1.000 casi di encefalite da morbillo per milione di persone, mentre con il vaccino si verifica solo un caso su un milione, con una riduzione pari al 99,9%. Lo stesso si può dire di altre gravi complicazioni, come la meningite asettica o la trombocitopenia.
“L’unico effetto collaterale grave dei vaccini che ovviamente non compare se non si vaccina è lo shock anafilattico, cioè una grave forma di allergia che può anche provocare la morte. Accade però in un caso su un milione di vaccinazioni”, spiega il prof. Nicola Principi, docente di pediatria all’Università statale di Milano.
(Certo, è difficile dire ai genitori dello sfortunato bambino che ha avuto gravi danni da vaccinazione che statisticamente l’insieme dei bambini del Paese ci ha guadagnato!)
A conclusione, in maniera diretta ed efficace possiamo sostenere con grande certezza che le vaccinazioni sono lo strumento più efficace per la protezione dalle malattie infettive.

Vi invito, in ultimo, a leggere un articolo di Repubblica.it a cura di Michele Bocci (Trovate il link diretto qui: http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2015/10/14/news/le_regioni_vietare_la_scuola_a_chi_non_e_vaccinato_-125078517/?ref=fbpr), nel quale è esposta la scelta all’unanimità da parte degli assessori alla Sanità delle Regioni italiane di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto di vaccinazioni.

A cura di Maria Spina.

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