venerdì, Novembre 22, 2024
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Giornata del Fiocchetto Lilla: conoscere e combattere i disturbi alimentari.

I disturbi della nutrizione e della alimentazione, anche detti disturbi del comportamento alimentare (DCA), rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità giovanile, e ad oggi rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria. Dal punto di vista epidemiologico, infatti, esiste un elevato rischio di mortalità ad essi collegato.

Nonostante la grande varietà di quadri patologici che vengono indicati sotto il termine DCA, tutti vedono alcuni elementi comuni, quale l’alterato rapporto con il cibo e con l’immagine del proprio corpo.

Questi disturbi troppo spesso non vengono riconosciuti o non si presta loro la giusta attenzione. Tuttavia è anche importante sottolineare come i segnali di avvertimento potrebbero non essere così facili da riconoscere, perché una persona con un disturbo alimentare vive spesso con vergogna o senso di colpa il proprio comportamento e cercherà quanto più possibile di nasconderlo.

Senza soffermarci sui singoli criteri diagnostici vorremmo sottolineare alcuni segnali che una persona che soffre o comincia a soffrire di disturbi alimentari (DCA) potrebbe mostrare nei momenti di vita quotidiana, per fornire ad un pubblico ampio e variegato, una guida semplice per sospettare un DCA e un punto di inizio per aiutare una persona cara nella quale si ritrovano questi segnali.

Alterazioni comportamentali:

– Diete dimagranti costanti e ripetute sono spesso il punto di partenza di un DCA, soprattutto quelle che prediligono una perdita di peso repentina e drastica, saltando pasti interi o evitando determinati alimenti (come i carboidrati) e preferendo spesso la verdura o qualsiasi alimento ipocalorico.

– Per quanto concerne la bulimia o il binge eating potrebbe esserci la scomparsa, in un breve arco temporale, di grandi quantità di alimenti dalla cucina o frigorifero perché consumati di nascosto e con senso di perdita di controllo dalle persone con DCA (abbuffata).

– Per quanto concerne la bulimia, all’abbuffata seguiranno le condotte di eliminazione, come il vomito o abuso di lassativi, per cui si potrebbe osservare frequenti visite al bagno durante o subito dopo i pasti.

Esercizio fisico eccessivo o compulsivo: è costante la necessità di bruciare calorie, anche da fermi (muovendo ad esempio le gambe sul posto).

Cambiamenti nelle preferenze alimentari (rifiutare determinati alimenti, fingendo di averne perso l’interesse, prefendo gli alimenti “sani”). Di fatto si allontanano cibi ipercalorici a favore di cibi ipocalorici.

Evitare o vivere con disagio tutte quelle situazioni sociali che prevedono il consumo di cibo ed è inoltre frequente l’evitamento del pasto tramite scuse (ad esempio affermando di aver già mangiato o di avere un’intolleranza /allergia a cibi particolari)

– Soprattutto nell’anoressia è frequente la ricerca del cibo o la preparazione di alcuni pasti per i propri amici o parenti.

– Eccessiva preoccupazione per il proprio peso e per la propria immagine con sviluppo di comportamenti di controllo sul proprio corpo (pesarsi con frequenza, ricerca ossessiva di specchi)

Ritiro sociale o isolamento verso gli amici, incluso l’evitamento di attività precedentemente godute.

Cambiamenti nel modo di vestire e nella cura che si ha del proprio aspetto.

– Comportamento ingannevole riguardo l’argomento cibo: come mangiare di nascosto, mentire circa la quantità di cibo assunta, gettare segretamente il cibo.

Mangiare molto lentamente, dividere il pasto in porzioni piccole.

Alterazioni fisiche:


– Perdita di peso improvvisa o rapida
– Frequenti oscillazioni del peso
– Particolare sensibilità al freddo
– Assenza o irregolarità delle mestruazioni
– Svenimenti, vertigini
– Stanchezza o al contrario iperattività

Alterazioni psicologiche:

– Eccessiva preoccupazione per il peso e il proprio aspetto
Intensa paura di prendere peso e immagine del proprio corpo distorta (ad esempio vedersi “grassi” quando nella realtà si ha una condizione di sottopeso o normopeso) che insieme alla condizione di sottopeso, costituiscono i 3 criteri INDISPENSABILI per poter fare diagnosi di anoressia.
Maggiore sensibilità alla critiche circa il proprio aspetto, le proprie abitudini alimentari o sull’esercizio fisico
Ansia nei periodi del pasto
Sbalzi di umore
Depressione
Facile irritabilità
Bassa autostima
Sensazione di perdere il controllo e/o costante ricerca del controllo.


Prestiamo attenzione a questi elementi e se li ritroviamo in una persona a noi vicina, cerchiamo sempre il coraggio per chiedere, con calma e gentilezza, ai nostri cari se i nostri sospetti sono fondati e offriamo loro tutto la nostra comprensione, rispetto e aiuto.

Ricordiamo che questo articolo ha il solo scopo di sensibilizzare nei confronti di una tematica molto delicata e purtroppo sottostimata e che è sempre meglio cercare un parere professionale.

Ricordiamo inoltre che è attivo il numero verde 800 180 969 – SOS disturbi alimentari.

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